LEAM - Roma
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LEAM ROMA
Situazioni diverse a cui dare un’immagine più contemporanea ed omogenea.
E’ questo l’input della proprietà, che si affida nuovamente allo studio MC, dopo la realizzazione della nuova immagine degli spazi dedicati alla donna, avvenuta circa 10 anni fa.
Ora si deve intervenire su tutte le parti costituenti: un locale su via Appia Nuova di circa 100 mq, con annessi spazi al piano primo di ulteriori 140 mq circa, un vecchio deposito dal sapore industriale di circa 210 mq, i suddetti spazi “donna” (in cui si realizzerà in intervento di refurbishment) ed una galleria di unione e collegamento sulla stessa via Appia Nuova di circa 40 mq.
L’idea progettuale parte dall’ambiente più caratterizzato, il vecchio deposito, portato a nudo, sottolineandone ulteriormente il carattere industriale. Cemento a vista gettato in opera, intonaco grezzo e rasature a gesso sono i materiali utilizzati per la “scatola architettonica”.
Il lucernario esistente rimane il fulcro spaziale: sotto ad esso viene realizzata la giungla verde, una esile gabbia di metallo contenente essenze autoctone e non, rappresentazione della “Jungle” intesa come periodo storico caratterizzante il mondo del fashion e non solo.
Gli arredi che le gravitano attorno hanno anch’essi l’unico filo conduttore nella varietà, che sia di forme o di materiali, non dando mai un ritmo al fruitore, creando sempre continuo interesse.
Marmi preziosi, dal “cipollino” al “verde alpi”, vetri cangianti, specchi e legno multistrati, il tutto dosato per essere non invasivo.
Il ferro, materiale di unione anche con il precedente progetto, viene qui utilizzato per evidenziare gli elementi di collegamento, sia orizzontale che verticale.
Soprattutto quest’ultimo diventa vero e proprio oggetto architettonico: un scala scultorea, dall’ inusuale sviluppo a “Z”, che gravita sulla zona cassa, amplificando la propria presenza.
Un tunnel tutto foderato in ferro nero calamina, appunto, compresso anche in altezza per evidenziare, nel consueto gioco dei contrasti, oltre all’imponente spazio descritto anche l’importante altezza della nuova parte su strada.
Anche in questo spazio la scatola architettonica viene portata a nudo, demolendo tutto il superfluo ed evidenziando aperture e livelli di quota con pochi semplici elementi.
Il cemento a vista caratterizza le preesistenze, l’intonaco grezzo completa gli ambienti
Gli arredi sono ridotti all’essenziale: vengono usate forme semplici arricchite esclusivamente dall’uso di materiali preziosi quali argento ossidato e marmo.
Stesso uso del ferro per evidenziare i collegamenti verticali, in questo caso creando una struttura leggera, anch’essa semplificata fino all’essenza.
Il tunnel di ingresso, elemento di unione, introduce, non solo fisicamente ma anche matericamente, ai vari spazi.
Il dialogo tra cemento gettato in opera e specchio, materiali essenziali utilizzati a contrasto, è interrotto solo da una scrivente Led RGB lunga 12 mt, elemento dinamico di comunicazione.
MARCO COSTANZI ARCHITECTS
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