Gli errori da evitare nell’ allestimento del bancone del bar sono molteplici ed in ambiti differenti: dai materiali alla refrigerazione, dall’aspetto estetico alla disposizione interna.

Nel contesto dell’arredamento di un locale pubblico, il bancone possiede sicuramente il ruolo di protagonista principale, indicando, con le sue forme, i suoi colori ed i suoi materiali, l’anima del locale stesso; attorno al banco viene infatti definito tutto l’aspetto estetico, accostando pavimenti, arredi e finiture.

 

Essere creativi nell’allestimento del bancone del bar può consentire di dare un carattere unico al proprio locale, attenzione però a non commettere errori che ostacolino l’attività quotidiana dello staff.

In questa fase un imprenditore può chiedere aiuto ad un architetto e un’azienda arredatrice, che si occupano della progettazione tecnica affinché anche il bancone assolva le proprie funzioni. Quali sono? Vediamole.

LE FUNZIONI DEL BANCO BAR

L’allestimento del bancone del bar deve rispondere essenzialmente a quattro funzioni:

  • Proteggere, mantenere e “promuovere” prodotti e servizi – Il bancone deve essere organizzato in modo da preservare e promuovere i prodotti esposti al pubblico;
  • Sedurre il cliente – Il banco deve attirare l’attenzione dei clienti e aumentare le vendite del locale. Non rappresenta solo un piano d’appoggio per richiedere la consumazione, deve rispecchiare perfettamente l’identità dell’intero locale;
  • Assecondare gli operatori nelle loro funzioni – L’operatore ha un ruolo di vitale importanza nell’economia del pubblico esercizio, pertanto deve essere messo in condizioni di lavorare in uno stato ottimale. Il bancone deve essere allestito in modo da massimizzare l’efficienza del personale e ottimizzare le risorse a disposizione.
  • Stabilire interazioni con i clienti – Oltre ad essere funzionale agli operatori, il bancone deve essere bello e comodo perché è il punto in cui si sviluppa la relazione con il cliente. Come si traduce questo in termini operativi? Posizionare la macchina per il caffè lateralmente, ad esempio, permette all’operatore di non dare mai le spalle mantenendo il contatto visivo con l’avventore.

BANCO: A CIASCUNO IL SUO

Ogni dettaglio del bancone deve essere studiato e progettato in base a criteri logici di operatività. Normalmente sul banco bar trovano collocazione gli strumenti più utilizzati dall’operatore: attrezzature e prodotti devono essere disposti in modo ergonomico ed efficiente, al fine di minimizzare gli spostamenti del personale. Sempre a seconda della tipologia di locale e dei servizi offerti, il banco avrà caratteristiche particolari: un’affermata azienda arredatrice, Afa, ci ha illustrato ad esempio come un locale serale avrà l’esigenza di esaltare liquori e cocktail e chiaramente essere attrezzato al meglio con workstation per la preparazione, vasche per il ghiaccio e quant’altro.

 

Un locale diurno che serve i propri clienti con colazioni e pasti veloci avrà invece la necessità di valorizzare i propri prodotti e massimizzarne l’esposizione con spazi ben studiati; da qui l’impiego di Drop-in neutre e refrigerate, protette da teche in cristallo, ma riservare anche zone non visibili, dove riporre momentaneamente strumenti d’uso da lavare e rimanenze di prodotti.

LE NOVITÀ NELL’ALLESTIMENTO DEL BANCONE DEL BAR

Negli anni le caratteristiche di chi frequenta i bar (e di chi ci lavora) sono mutate. Le nuove preferenze dei clienti, insieme con tecnologie sempre più avanzate, impongono un cambiamento anche nel modo di progettare e concepire i banchi bar e gli spazi fruibili all’interno del locale.

I pubblici esercizi più all’avanguardia hanno avviato un nuovo modo di preparare e somministrare le pietanze: questi ambienti sono stati strutturati con banchi bar che permettono la preparazione a vista ed il consumo direttamente al banco, seduti su comode poltroncine, all’altezza corretta e difronte ad invitanti preparazioni gastronomiche, chiaramente protette da teche in vetro.

 

In Italia le prelibatezze non si fermano al mangiare: i nostri vini non hanno certamente bisogno di presentazioni e, come abbiamo detto qui, le birre artigianali sono apprezzatissime, tanto che vengono creati ambienti a loro dedicati, con celle refrigerate in grado di esporre non solo le bottiglie, coloratissime, ma anche i fusti stessi, dai quali vengono spillate le bionde, rosse, bianche…

Un’altra novità che si sta diffondendo nei locali è l’eliminazione della pedana dietro al banco. Nata per facilitare il passaggio di fili e tubature, si è rivelata poi scomoda per la pulizia degli spazi e per i movimenti dell’operatore.

 

Ecco che si diffondono soluzioni prive di pedana, indubbiamente più igieniche e pratiche. Non solo, un bancone più basso favorisce l’utilizzo di vetrine poiché l’avventore gode una panoramica più ampia sui prodotti esposti. A dimostrazione che una modifica all’ergonomia del banco può essere anche un potente strumento di marketing per il locale.

E’ assolutamente sbagliato progettare e realizzare l’arredo (e nello specifico la “zona bar”) senza tener conto delle esigenze di funzionalità estetica del locale, nemmeno una valida gestione del locale riuscirà a correggere un errore così grande. Anche i materiali utilizzati meritano attenzione: non esiste il “materiale perfetto” con il quale costruire il banco, perché le tendenze sono in continua evoluzione ed i gusti sempre molto soggettivi.

 

Possiamo consigliare l’utilizzo di materiali prestanti come acciaio, vetro, corian, ma anche pietre naturali e legno, capaci di reggere ad un utilizzo intenso senza perdere in bellezza.

Concludendo, sono 3 i punti fissi da tenere a mente in una progettazione lungimirante ed efficiente del banco bar: estetica, funzionalità e durabilità. Non fate l’errore di sottovalutare uno di questi aspetti, perché come avrete capito sono tutti fattori primari nell’allestimento del bancone del bar.